Domenica 9 dicembre presso il Circolo Acli San Domenico di Recanati si è svolto un incontro-dibattito sul tema “Immigrazione-emigrazione: i due lati di una stessa medaglia”. Negli interventi introduttivi del presidente del Circolo, Massimiliano Grufi, e dell’assessore alle culture del Comune di Recanati, Andrea Marinelli, è stata sottolineata la novità di un Museo dell’emigrazione marchigiana che, promosso dalla Regione Marche, verrà collocato a Recanati, presso il Museo di Villa Colloredo Mels.
Ha poi preso la parola Marco Moroni, responsabile del Centro studi delle Acli Marche, che ha svolto una relazione sulla storia dell’emigrazione marchigiana: una storia importante – ha detto – che per un secolo fra 1870 e 1970 ha segnato profondamente la vita della nostra regione. Una storia che non va dimenticata; per questo le Acli delle Marche stanno lavorando per ricostruire la vita di tanti emigranti marchigiani, semplici lavoratori, che rischiano di rimanere sconosciuti.
Ha chiuso l’incontro l’assessore regionale on. Luca Marconi, con deleghe specifiche all’immigrazione ed emigrazione, che, dopo aver sottolineato l’importanza del Museo dell’emigrazione marchigiana, ha ricordato la proposta di legge regionale delle Marche sullo Ius soli con la quale si propone di concedere la cittadinanza a chi nasce in Italia.
La società italiana, ha concluso Grufi al termine del dibattito, è chiamata ad aggiornarsi, a rendere più adeguata la propria normativa, ad accogliere quanti portano al loro seguito famiglie e quindi valori, tradizioni, culti religiosi e professionalità diverse. Perché questo cambiamento profondo possa essere compreso è necessario ripercorrere le nostre radici e comprendere fino in fondo come i nostri avi fossero emigranti. Quello che viene visto come diversità può diventare un elemento di crescita, economica certo, ma anche sociale ed etica in un periodo in cui la crisi è stringente e ci richiama ad un forte senso di condivisione dei problemi.