
Ancona, 17 Ottobre 2025 – La povertà nelle Marche non è più un fenomeno transitorio, ma un processo strutturale che coinvolge in modo crescente famiglie, lavoratori e anziani. È quanto emerge dal Report 2025 (Dati anno 2024) dell’Osservatorio sulle Vulnerabilità Regionale elaborato dall’Alleanza contro la Povertà nelle Marche, che fotografa un territorio attraversato da profonde disuguaglianze economiche e
sociali.
Occupazione in lieve crescita, ma più precaria
Nel 2024 gli occupati marchigiani sono 644 mila (+0,5% rispetto al 2023), ma la crescita si regge quasi interamente sul lavoro autonomo. I contratti a tempo indeterminato calano di 5.000 unità, mentre quelli a termine e intermittenti rappresentano oltre la metà delle nuove assunzioni.
Aumentano gli inattivi (+0,8%) e si rafforza il lavoro povero, mentre le ore di cassa integrazione schizzano a 23,4 milioni (+44,9%), trainate dalla crisi dell’industria manifatturiera, in particolare nei settori moda, calzature e tessile.
Popolazione più anziana, nascite in calo
La popolazione marchigiana continua a diminuire e invecchiare: al 31 dicembre 2024 i residenti sono 1.481.252, con un’età media di 47,9 anni. I nati sono appena 8.246, in calo del 6,3% rispetto all’anno precedente. Le famiglie sole aumentano, soprattutto tra gli anziani, e si riduce la popolazione in età attiva. Un quadro che mette a rischio la sostenibilità sociale e previdenziale della regione.
Redditi in aumento nominale, ma il potere d’acquisto cala
Il reddito medio delle famiglie marchigiane è salito a 23.705 euro (+5,8% sul 2023), ma l’inflazione alimentare e i costi di energia e affitti erodono ogni miglioramento. Le famiglie con redditi medio-bassi non riescono a sostenere le spese essenziali e cresce la “povertà alimentare”: nel 2024 oltre 43.000 persone hanno ricevuto aiuti dal Banco Alimentare, +32% rispetto al 2023. Inoltre si riduce la possibilità di
effettuare prestazioni sanitarie; nel 2024 infatti l’indicatore è in aumento attestandosi a 10,6%, con variazione dello 0,9% tra 2024-2023, del 3,7% tra il 2024-2019.
Povertà assoluta e relativa in aumento
Il 5,6% delle famiglie marchigiane (circa 25.800 nuclei) vive in povertà assoluta (ultimo dato disponibile ISTAT è del 2023), mentre per l’anno 2024 l’11,9% delle famiglie marchigiane si trova in povertà relativa. Dato più alto rispetto sia alla media nazionale (10.9%), che a quella del Centro Italia (6,5%).
L’aumento colpisce soprattutto le famiglie con minori, gli immigrati e i lavoratori precari. Il superamento del Reddito di cittadinanza e l’introduzione dell’Assegno di Inclusione hanno ridotto di oltre la metà la platea dei beneficiari: nel 2024 la misura ha raggiunto solo 7.820 nuclei familiari (15.600 persone), lasciando scoperte molte situazioni di povertà cronica.
Emergenza educativa e abitativa
L’abbandono scolastico è cresciuto al 9,1%, il valore più alto del Centro Italia, mentre la dispersione scolastica resta all’8,5%. I giovani NEET sono il 10,6%, contro il 15,2% nazionale.
Sul fronte abitativo, gli sfratti aumentano (+8%), con picchi a Fermo (+74%) e Pesaro (+35%). Il costo della vita, i mutui e gli affitti pesano sempre di più sui bilanci familiari. nelle Marche
Un sistema di welfare sotto pressione
Nonostante il bisogno crescente, la spesa sociale dei Comuni marchigiani è tra le più basse del Centro Italia (132 euro pro capite), con un calo per le aree povertà e disagio. Permane inoltre un forte squilibrio tra domanda e offerta di servizi sociali, aggravato dalla carenza di personale e di risorse strutturali.
Le richieste dell’Alleanza
Alla luce di questi dati, l’Alleanza contro la Povertà nelle Marche chiede alla Regione Marche:
– la riattivazione del tavolo tecnico-politico permanente per la revisione delle misure di contrasto alla povertà;
– la creazione di un Osservatorio regionale sulla Povertà, integrato con l’Osservatorio sulle Vulnerabilità già attivo;
– risorse aggiuntive per i nuclei esclusi dall’Assegno di Inclusione e misure straordinarie di sostegno per il diritto all’abitare, la salute e l’alimentazione.
– monitorare ed individuare i progetti e le buone prassi attuate negli Ambiti Territoriali Sociali per valutare quali e se possano essere messi a sistema in tutto il territorio regionale
sociali.
Occupazione in lieve crescita, ma più precaria
Nel 2024 gli occupati marchigiani sono 644 mila (+0,5% rispetto al 2023), ma la crescita si regge quasi interamente sul lavoro autonomo. I contratti a tempo indeterminato calano di 5.000 unità, mentre quelli a termine e intermittenti rappresentano oltre la metà delle nuove assunzioni.
Aumentano gli inattivi (+0,8%) e si rafforza il lavoro povero, mentre le ore di cassa integrazione schizzano a 23,4 milioni (+44,9%), trainate dalla crisi dell’industria manifatturiera, in particolare nei settori moda, calzature e tessile.
Popolazione più anziana, nascite in calo
La popolazione marchigiana continua a diminuire e invecchiare: al 31 dicembre 2024 i residenti sono 1.481.252, con un’età media di 47,9 anni. I nati sono appena 8.246, in calo del 6,3% rispetto all’anno precedente. Le famiglie sole aumentano, soprattutto tra gli anziani, e si riduce la popolazione in età attiva. Un quadro che mette a rischio la sostenibilità sociale e previdenziale della regione.
Redditi in aumento nominale, ma il potere d’acquisto cala
Il reddito medio delle famiglie marchigiane è salito a 23.705 euro (+5,8% sul 2023), ma l’inflazione alimentare e i costi di energia e affitti erodono ogni miglioramento. Le famiglie con redditi medio-bassi non riescono a sostenere le spese essenziali e cresce la “povertà alimentare”: nel 2024 oltre 43.000 persone hanno ricevuto aiuti dal Banco Alimentare, +32% rispetto al 2023. Inoltre si riduce la possibilità di
effettuare prestazioni sanitarie; nel 2024 infatti l’indicatore è in aumento attestandosi a 10,6%, con variazione dello 0,9% tra 2024-2023, del 3,7% tra il 2024-2019.
Povertà assoluta e relativa in aumento
Il 5,6% delle famiglie marchigiane (circa 25.800 nuclei) vive in povertà assoluta (ultimo dato disponibile ISTAT è del 2023), mentre per l’anno 2024 l’11,9% delle famiglie marchigiane si trova in povertà relativa. Dato più alto rispetto sia alla media nazionale (10.9%), che a quella del Centro Italia (6,5%).
L’aumento colpisce soprattutto le famiglie con minori, gli immigrati e i lavoratori precari. Il superamento del Reddito di cittadinanza e l’introduzione dell’Assegno di Inclusione hanno ridotto di oltre la metà la platea dei beneficiari: nel 2024 la misura ha raggiunto solo 7.820 nuclei familiari (15.600 persone), lasciando scoperte molte situazioni di povertà cronica.
Emergenza educativa e abitativa
L’abbandono scolastico è cresciuto al 9,1%, il valore più alto del Centro Italia, mentre la dispersione scolastica resta all’8,5%. I giovani NEET sono il 10,6%, contro il 15,2% nazionale.
Sul fronte abitativo, gli sfratti aumentano (+8%), con picchi a Fermo (+74%) e Pesaro (+35%). Il costo della vita, i mutui e gli affitti pesano sempre di più sui bilanci familiari. nelle Marche
Un sistema di welfare sotto pressione
Nonostante il bisogno crescente, la spesa sociale dei Comuni marchigiani è tra le più basse del Centro Italia (132 euro pro capite), con un calo per le aree povertà e disagio. Permane inoltre un forte squilibrio tra domanda e offerta di servizi sociali, aggravato dalla carenza di personale e di risorse strutturali.
Le richieste dell’Alleanza
Alla luce di questi dati, l’Alleanza contro la Povertà nelle Marche chiede alla Regione Marche:
– la riattivazione del tavolo tecnico-politico permanente per la revisione delle misure di contrasto alla povertà;
– la creazione di un Osservatorio regionale sulla Povertà, integrato con l’Osservatorio sulle Vulnerabilità già attivo;
– risorse aggiuntive per i nuclei esclusi dall’Assegno di Inclusione e misure straordinarie di sostegno per il diritto all’abitare, la salute e l’alimentazione.
– monitorare ed individuare i progetti e le buone prassi attuate negli Ambiti Territoriali Sociali per valutare quali e se possano essere messi a sistema in tutto il territorio regionale
“La povertà non è più una condizione temporanea, ma un fenomeno che si trasmette tra generazioni e che riguarda una parte sempre più ampia della società. Occorre una risposta coordinata, strutturale e fondata sul diritto alla dignità sociale”.
Dal sito www.osservatoriovulnerabilitamarche.it sarà sempre possibile scaricare i vari report annuali e visionare l’andamento degli indicatori.
In allegato il programma dettagliato del seminario