Si è svolto a Jesi il 24 maggio un convegno promosso dalle Acli e dalla Caritas delle Marche sul tema: “Uniti contro la povertà”.

Dopo l’introduzione del presidente regionale delle Acli, Francesco Baldoni, e del rappresentante del Comune di Jesi, dott.ssa Lenti, il responsabile del Centro Studi Acli delle Marche, Marco Moroni, ha inquadrato il tema del convegno: negli ultimi decenni si è avuta una fortissima crescita della povertà, sia assoluta che relativa, dovuta non solo alla crisi che stiamo vivendo ma a un modello di sviluppo che penalizza i più deboli e favorisce le disuguaglianze. Questo non solo a livello nazionale, ma anche a livello regionale.

Ha poi preso la parola Mario Bettucci, delegato regionale della Caritas, l’organizzazione che più di ogni altra, in Italia e nelle Marche, si è fatta carico dei poveri, con le sue iniziative di solidarietà, le sue mense e i suoi centri di ascolto. Bettucci ha sottolineato i risultati ottenuti quando la Caritas è riuscita a lavorare insieme con altri soggetti associati: le Acli e i gruppi di volontariato. Essere “uniti contro la povertà” è il vero obiettivo del futuro.

Ha chiuso il convegno il presidente nazionale delle Acli, Gianni Bottalico, che ha presentato il progetto elaborato da Acli e Caritas “per un patto contro la povertà” sul quale si è costruita a livello nazionale una “Alleanza contro la povertà”, sostenuta non solo dalle Acli e dalla Caritas ma anche dai sindacati, dalle istituzioni locali e da un gran numero di gruppi e associazioni di volontariato e di promozione sociale. 
L’Alleanza contro la povertà si è posta due obiettivi prioritari:
1) Premere sulle istituzioni perché affrontino l’emergenza con un Piano nazionale di contrasto alla povertà, ma operino anche per eliminare le cause del fenomeno e questo è possibile solo se si riduce la disoccupazione con politiche per il lavoro e se si riducono le disuguaglianze con politiche fiscali redistributive.
2) Introdurre una misura nazionale contro la povertà assoluta. Vista l’insostenibilità economica di un “reddito di cittadinanza” per tutti i cittadini senza reddito, le Acli e la Caritas chiedono al Governo di introdurre un “reddito di inclusione sociale” (REIS) rivolto a tutte le famiglie che vivono in condizione di povertà assoluta.

Il processo di impoverimento che blocca il futuro del nostro Paese – ha concluso Bottalico – può essere fermato, ma servono politiche di sviluppo improntate a maggiore giustizia sociale. E questo obiettivo può essere raggiunto soltanto se cresce quella cultura della solidarietà che è stata posta al centro del Patto promosso da Acli e Caritas e che ha portato alla nascita dell’Alleanza contro la povertà.

http://www.etvmarche.it/news/5100/le-acli-un-marchigiano-su-dieci-e-povero