L’Alleanza contro la Povertà nelle Marche nasce a Loreto proprio il 17 Ottobre del 2015, nella ricorrenza della Giornata mondiale di lotta contro la povertà indetta dall’ONU nel dicembre del 1992. E’ un’alleanza di scopo, e come a livello nazionale, raggruppa un insieme di soggetti sociali che hanno deciso di unirsi per contribuire alla costruzione di adeguate politiche pubbliche contro la povertà assoluta nella nostra Regione.
Oggi ne fanno parte: ACLI Marche ▪ CARITAS Marche ▪ CISL Marche ▪ CGIL Marche ▪ UIL Marche – Forum Regionale Terzo Settore ▪ CSV Marche ▪ Confcooperative Marche ▪ LegaCoop Marche ▪ Adiconsum Marche ▪ Gruppi di Volontariato Vincenziano ▪ Banco Alimentare ▪ Ordine Assistenti Sociali Marche.
L’obiettivo dell’Alleanza contro la Povertà nelle Marche è quello di mettere a punto specifiche misure per contrastare la povertà assoluta e quindi l’esclusione economica e sociale nella nostra regione e di costruire un sistema stabile di relazioni tra soggetti delle istituzioni pubbliche, Terzo settore e Forze sociali e non solo che insieme collaborino al reinserimento sociale delle famiglie in difficoltà in quanto sotto la soglia della povertà.
In occasione della ricorrenza della Giornata mondiale della lotta contro la povertà del 17 Ottobre 2024, abbiamo realizzato il terzo REPORT 2024 (dati riferiti al periodo 2019-2023) dell’Osservatorio sulle Vulnerabilità nelle Marche, per monitorare, osservare e studiare l’andamento delle povertà ed i nuovi rischi sociali che si annidano sul territorio della nostra regione, rendendo vulnerabili e ancor più fragili i cittadini marchigiani e le loro famiglie.
Gli indicatori sono stati selezionati e scelti al fine di fornire elementi utili e validi per una lettura annuale dell’evoluzione di tale fenomeno a supporto di proposte e scelte progettuali e programmatiche da poter condividere con i soggetti interessati coinvolti, prima tra tutti la Regione Marche.
Con l’occasione si ricorda anche il sito www.osservatoriovulnerabilitamarche.it in cui sarà sempre possibile scaricare i vari report e visionare l’andamento degli indicatori.
Dati Povertà Assoluta e Relativa
Le famiglie in povertà assoluta nel centro Italia sono in termini assoluti 365.000 (6,8%), oltre 929.000 gli individui. Nelle Marche questa riguarda il 5,6% delle famiglie (dati Istat 2023). Le famiglie marchigiane in condizioni di povertà relativa sono l’8.6% del totale, circa 50.000 nuclei familiari (in aumento rispetto all’anno precedente, pari al 6,9%) dato superiore a quello medio del Centro Italia, dove è pari a 6,5%. La povertà relativa si ricorda che cresce con l’aumentare dei componenti la famiglia, specie minori, tra le famiglie di immigrati e tra le famiglie ove vi è solo un componente che ha un lavoro instabile e precario. L’incidenza della povertà relativa cala per quelle famiglie che presentano membri anziani.
Illustriamo i dati più significativi delle sei aree di interesse (Lavoro– Sociale– Trasversale– Sanità– Educativa– Abitare) che emergono dal Report 2024.
Analizzando i dati nell’area lavoro emerge che, nella Regione Marche, nel 2023, vi è un saldo netto occupazionale positivo con una crescita del tasso di occupazione, che si attesta al 67,4%, rispetto al 66,8% del 2022 e al 61,5% del resto dell’Italia.
Dopo i progressi conseguiti nel biennio post pandemia, nel 2023 prosegue la fase espansiva del mercato del lavoro regionale, anche se ad un ritmo minore (+0,3%).
Dal lato della qualità del lavoro, emerge che la tipologia maggiormente utilizzata nelle assunzioni è il contratto a termine, che nel 2023 risulta essere intorno al 39,4%, in aumento rispetto al 2022 (+1,5%); a seguire vi è il contratto ad intermittenza al 18,2% in aumento rispetto al 17,6% del 2022.
Il part-time si attesta al 34,5% e registra una lieve flessione rispetto al 35% del 2022, che riguarda entrambe le componenti di genere (23,6% per gli uomini e 48,6% per le donne rispetto al 23,7% uomini e 49,3% donne del 2022).
Cresce il numero di assunzioni tra i più giovani (15-24: +4,2%), mentre cala leggermente in alcune fasce intermedie delle classi mature (35-44: -1,7%; 45-54: -1,3%). Le assunzioni del 2023 crescono decisamente per la classe 55-64 anni (+6,8%). Quelle a tempo indeterminato nel 2023 hanno interessato solo il 37% delle donne, a fronte del 63% degli uomini, mentre le assunzioni a termine (prevalentemente con contratto stagionale e intermittente) hanno riguardato maggiormente le donne. Nel 2023 ci sono state 14.863 assunzioni di donne con contratto stagionale rispetto a 13.200 assunzioni di uomini e 20.407 assunzioni di donne con contratto intermittente rispetto a 19.280 assunzioni di uomini. Tutto ciò conferma il gender pay gup.
In questo quadro rimangono salde le differenze di genere: Il tasso di occupazione femminile, pari al 60,7% nel 2023, è di 13,2 punti percentuali inferiore al tasso di occupazione maschile.
Il numero di disoccupati continua a scendere e si attesta a 34.745 unità, segnando una flessione del 17,3% rispetto all’anno precedente e del 37,7% rispetto al 2019.
Nonostante si registrino segnali positivi, la ripresa economica è sola apparente, in quanto nelle Marche vi è uno scivolamento verso la precarietà, che si traduce in una certa decelerazione economica; le Marche confermano un vero primato per uso del lavoro intermittente ed occupano le ultime posizioni nelle forme più stabili di assunzione. In particolare, la nostra regione è 14esima per incidenza dei contratti a tempo indeterminato sui nuovi rapporti di lavoro e sono 12esima nell’utilizzo del contratto a termine.
Secondo i dati dell’area c.d. trasversale (socio lavorativa) dal punto di vista demografico si evince che la popolazione marchigiana invecchia; gli ultra64 nel 2023 sono 388.515, ovvero il 27,51% della popolazione e l’indice di dipendenza anziani (ossia il rapporto tra ultra65 e popolazione attiva) è in crescita: difatti dal 39,8% del 2019 si è passati al 41,6% del 2023 (Dati Istat).
Nonostante il fatto che i redditi delle famiglie nel 2023 siano aumentati in termini nominali (6,5%), in termini reali si segnala una flessione (-2,1%) a causa della forte accelerazione dell’inflazione registrata nell’anno. Nel 2023 il reddito disponibile lordo risulta in aumento (+4,5%) rispetto al 2022, ma il potere di acquisto è diminuito per effetto dell’aumento dei prezzi al consumo (-0,7% annuo).
Secondo di dati dell’area sociale i soggetti richiedenti almeno una mensilità del reddito di cittadinanza nel periodo 2019-2023 passano da 14.180 del 2019 a 13.365.
Tale diminuzione è dovuta all’abrogazione del RdC e all’introduzione dell’Assegno di inclusione, di cui dal 1° gennaio al 30 giugno 2024 ne hanno usufruito circa n. 7.018 nuclei familiari; 13.952 sono le persone coinvolte con un importo mensile medio di 574 euro. Il numero dei beneficiari per il Supporto Formazione e Lavoro n. 860. (Dati INPS)
Area Abitare Dai dati raccolti presso i centri di ascolto Caritas il numero dei senza fissa dimora nel quinquennio 2019/2023 ha un andamento oscillante: si è passati da 450 persone del 2019 a 558 nel 2020; nel 2021 è diminuito con 511, è poi aumentato nel 2022 con 534 e 607 nel 2023. Nel 2023 vi è stato un aumento del 13,7% rispetto al 2022.
Nel complesso i dati demografici e sui redditi attestano un progressivo invecchiamento della popolazione ed un impoverimento sia per la popolazione attiva che anziana, con effetti significativi che comportano una rinuncia alle prestazioni sanitarie che passa dal 6,9% del 2019 al 9,7% del 2023, con un aumentodel2,7% rispetto al 2022.
Nel contempo nel 2023 aumenta del 4,1% rispetto al 2022 il numero di persone che ha un’adeguata alimentazione.
Da notare però che nel 2023, il Banco Alimentare nelle Marche ha distribuito 3.033 tonnellate di cibo, equivalenti a 12 milioni di pasti, sostenendo 43.300 persone. Questo rappresenta un aumento del 2% rispetto all’anno precedente e un incremento di 1.729 persone assistite, dimostrando come la povertà alimentare sia ormai diffusa in tutta la regione, non limitandosi alle sole grandi città. Parallelamente, la Caritas delle Marche ha distribuito oltre 200.000 pasti nelle mense e ha realizzato quasi 75.000 interventi, tra cui la consegna di pacchi viveri, l’accesso agli empori della solidarietà e la distribuzione di buoni pasto.
Analizzando i dati dell’area educativa si osserva un lieve peggioramento rispetto al 2022 dell’indicatore riferito all’abbandono scolastico, ovvero la definitiva uscita di uno studente da un determinato iter formativo, non in possesso di qualifiche professionali regionali ottenute in corsi con durata di almeno 2 anni e non inserite in un percorso di istruzione o formazione, sebbene l’attuale valore (6,1% contro 5,8% del 2022) sia al di sotto di quello registrato nel 2019 (8,5%).
L’abbandono scolastico rappresenta un fattore che concorre a determinare l’esclusione sociale, in quanto coloro che abbandonano prematuramente la scuola rischiano maggiormente la disoccupazione a causa della mancanza di esperienza lavorativa e di competenze specifiche che possono renderli meno appetibili per i datori di lavoro.
Conclusioni La povertà è un fenomeno complesso determinato da carenza di risorse economiche, da un reddito sufficiente a soddisfare le esigenze primarie di vita (es. alimentari, abitative), ma anche difficoltà, disagio nell’accesso ai servizi, all’istruzione, alla formazione, al lavoro fino alla rinuncia ad un’adeguata alimentazione o cure sanitarie, all’esclusione sociale e relazionale, alla mancanza di partecipazione alla vita sociale.
Come Alleanza contro la Povertà nelle Marche, siamo convinti che la vera sfida che ci attende è quella di fare tutti gli sforzi possibili per cercare di collaborare, fare sistema, per creare una rete virtuosa volta a contrastare la povertà e migliorare la qualità della vita di famiglie e cittadini marchigiani, costruendo un “modello” d’intervento condiviso da promuovere insieme, Istituzioni Pubbliche, Terzo Settore, Forze Sociali e non solo.