L’Italia sono anch’io chiede un impegno ai candidati alle elezioni europee.

L’Europa deve essere uno spazio culturale e umano aperto, con un’identità plurale e dinamica, capace di fondare le relazioni tra gli stati membri e con i paesi terzi sul reciproco rispetto, sul riconoscimento delle specifiche diversità culturali, sulla promozione delle libertà e dei diritti fondamentali, sul mantenimento della pace tra i popoli, sulla garanzia del principio di eguaglianza, sul rifiuto di ogni forma di discriminazione, sul ripudio della xenofobia e del razzismo.

“I 10 punti del Manifesto L’Europa sono anch’io – afferma Antonio Russo, responsabile Immigrazione Acli – vanno in questa direzione e sulla loro realizzazione i promotori chiedono un impegno preciso ai candidati alle elezione del prossimo 25 maggio. Nel Mediterraneo si continua a morire, va superata l’indifferenza dell’Europa, le coste dell’Italia sono frontiere comuni dell’Unione Europea, vanno adottate misure necessarie a porre fine alle stragi”.

Intanto, un preoccupante rigurgito di razzismo sta attraversando l’Europa grazie all’utilizzo strumentale delle migrazioni, degli effetti economici e sociali della crisi e del diffuso sentimento anti-europeo da parte di forze politiche nazionaliste, populiste e xenofobe che rischiano di ottenere un successo significativo alle prossime elezioni europee.

Per costruire un’Europa dei diritti, democratica, solidale, coesa, di pace, libera dal razzismo, i promotori della Campagna L’Italia sono anch’io invitano tutte le forze politiche, i rappresentanti delle istituzioni, i candidati al Parlamento europeo a non usare il corpo dei migranti per meschini fini elettorali, a non giocare con la vita di migliaia di donne, uomini e bambini per ottenere qualche voto in più e a condannare in tutte le sue forme la propaganda elettorale che cavalca la xenofobia e il razzismo.

Invitano i cittadini e le cittadine a utilizzare responsabilmente lo strumento del voto per impedire che le attività del prossimo Parlamento europeo possano essere condizionate da chi intende consegnare l’Europa all’odio, ai nazionalismi, alle diseguaglianze, alle discriminazioni, alla xenofobia e al razzismo.