A Senigallia e a Porto S. Elpidio il Corso di formazione regionale   “Insieme per allargare i confini della solidarietà”

Si è svolto in due tappe, il 30 ottobre a Senigallia e il 6 novembre a Porto S. Elpidio, il tradizionale Corso regionale di formazione dedicato ai dirigenti di base e agli operatori del sistema Acli. Tema del Corso: “Insieme per allargare i confini della solidarietà”. Ai due incontri, introdotti dal presidente regionale Luigi Biagetti, hanno partecipato il vicepresidente nazionale Stefano Tassinari e il segretario nazionale Damiano Bettoni. Per imprevisti impegni istituzionali non sono potuti intervenire a Senigallia l’assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi e a Porto Sant’Elpidio l’assessore regionale al Volontariato Giorgia Latini..

Dopo la riflessione spirituale sul cammino sinodale, guidata a Senigallia da don Piergiorgio Sanchioni e a Porto Sant’Elpidio da don Christian Bulaj, la prima parte degli incontri è stata dedicata al racconto delle “buone pratiche” che, spesso ignorate da giornali e televisioni, continuano a caratterizzare la vita di molti Circoli Acli. Sono soprattutto esperienze di solidarietà, di cooperazione internazionale e di mutuo aiuto, che si sono moltiplicate al tempo del Covid; ma sono anche buone pratiche nel campo dell’ecologia, della cultura, dello sport e del tempo libero.

La seconda parte del Corso è stata invece dedicata all’approfondimento della riforma del Terzo Settore, giunta ad una tappa cruciale: dal 23 novembre infatti entrerà in vigore il RUNTS, cioè il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore. A tale scopo due commercialisti esperti in Enti del Terzo Settore hanno analizzato e spiegato le nuove norme e il nuovo schema di bilancio previsto dalla riforma.

Il Corso regionale di formazione è stato un chiaro segnale della volontà di ripartire delle Acli marchigiane, fortemente penalizzate (come tutte le associazioni di promozione sociale) dalla chiusura imposta dall’epidemia di Covid. Le Acli hanno così ribadito il loro impegno a dare voce ai bisogni dei cittadini più deboli e delle comunità locali.

 

 

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