Con il progetto R.I.E.S.C.O siamo meno soli nell’affrontare un’emergenza così grande.Le Acli sono pronte alla consegna di 10000 euro in generi alimentari
Il mondo del volontariato più che mai presente nel territorio marchigiano con RIESCO Marche (Reti Inclusive E Solidali per la Comunità): la rete per l’emergenza covid che realizza interventi emergenziali e post-emergenziali correlati alla diffusione del virus covid 19, è un grande progetto di comunità. E’ un momento di grande incertezza e il terzo settore si è fortemente mobilitato con “RIESCO” un sistema integrato di interventi, all’insegna dell’inclusione e della solidarietà, che diventa grande “comunità di cura” non solo per assistere, ma anche per generare cambiamento e rinsaldare legami sociali con particolare attenzione all’entroterra e alle zone del sisma.14 associazioni attive sul territorio, tra cui le Acli, grazie al finanziamento della Regione Marche e del Ministero delle Politiche sociale e del lavoro, sono impegnate ad attutire gli effetti disastrosi di esclusione sociale con azioni di contrasto alla povertà estrema, interventi domiciliari di supporto alle fasce deboli, compresa la consegna di pasti e medicine a domicilio, supporto a distanza per situazioni di disagio causato, o acuito dall’emergenza epidemiologica. Non era mai accaduto prima che così tante associazioni si mettessero insieme per affrontare un’emergenza così grande e proprio grazie a questo spirito le Acli si sono mobilitate sul territorio.
Dopo la Provincia di Fermo dove sono stati già donati più di 1000 euro in prodotti alimentari alla Caritas di Amandola per le famiglie della zona del cratere che a causa della pandemia hanno visto aggravare le ferite ancora aperte del terremoto. Ora è il momento delle altre province. Sarà complessivamente di circa 10.000 euro la somma che le ACLI delle Marche destineranno all’acquisto di beni di prima necessità da consegnare alle famiglie bisognose, con la collaborazione delle Sedi provinciali ACLI e della rete di organizzazioni che sul territorio hanno contatti diretti con i soggetti in povertà. Siamo in piena emergenza e i bonus spesa previsti dal Governo nella prima fase della pandemia e della chiusura, sono terminati e non sappiamo se verranno ripristinati. Quello che è certo è che queste famiglie hanno bisogno di aiuto e conforto, subito.