Le ACLI assieme all’associazione ARGOMENTI2000 hanno promosso due proposte di legge di iniziativa popolare. Dallo scorso 14 giugno è partita la raccolta firme che ha l’obiettivo prioritario di portare all’attenzione della politica e al centro del dibattito mediatico il tema del recupero del rapporto di fiducia tra elettori ed istituzioni. “Oggi non si crede più che la politica possa cambiare la vita delle persone, non possiamo arrenderci di fronte alla disaffezione dei cittadini altrimenti ci troveremo con percentuali di astensionismo sempre più alte, con il rischio che davvero fare i politici divenga un mestiere per pochi quando dovrebbe essere uno dei servizi da rendere a tutti. – ha commentato Emiliano Manfredonia, Presidente nazionale Acli – Le due proposte di legge di iniziativa popolare che presentiamo sono un’occasione per far riflettere anche tutto il mondo della Chiesa, di cui ci sentiamo parte viva, approfondendo il tema scelto per la 50esima settimana sociale e calandolo concretamente nella realtà di tutti i giorni”.

“Nell’ideare queste due proposte sulla partecipazione dei cittadini alla vita politica e sulla trasparenza dei partiti siamo partiti da un concetto e cioè che la scarsa partecipazione è un problema della democrazia. – così Emiliano Manfredonia, durante il suo intervento nel corso della presentazione delle due proposte di legge di iniziativa popolari a Trieste, all’interno della Settimana Sociale dei Cattolici italiani, “Lo ha detto bene Mattarella e con parole semplici, citando Don Milani: servono parole nuove per la democrazia, dobbiamo abituarci a ristudiare la democrazia e a non darla mai per scontata, dobbiamo allenarci ad esercitarla altrimenti anche lo strumento del voto diventa un esercizio vuoto. Il problema non è che la Costituzione va cambiata ma che va compiuta e realizzata pienamente, quindi invito tutti gli associati ma anche le donne e gli uomini di buona volontà, partendo dagli amici delle associazioni cristiane presenti a Trieste, a voler aderire a queste proposte”.

“Queste due proposte sono state costruite dalle nostre associazioni, e credo troveranno anche il consenso di altre associazioni amiche che si sono riunite a Trieste, proprio nel segno della riscoperta della democrazia – ha detto Ernesto Preziosi, Presidente di Argomenti 2000 – Noi dobbiamo ripartire dalla formazione di base che per noi è la liturgia perché il Battesimo ci fa figli e ci fa fratelli e dobbiamo riprendere ad esserlo profondamente: riprendiamo a fare gazebo davanti ai supermercati, organizziamo raccolte di firme nei caseggiati perché i valori serve viverli da credenti con coerenza e ogni giorno.”

Tra le proposte contenute nei due disegni di legge c’è la creazione di un Registro Nazionale dei partiti; la possibilità di ricevere un finanziamento pubblico diretto per le attività relative alla partecipazione alle elezioni politiche e la creazione di Assemblee partecipative le cui decisioni devono essere prese in considerazione dal decisore politico.

PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE: Disposizioni sull’applicazione del metodo democratico e della trasparenza dei partiti politici e sul finanziamento pubblico diretto alla partecipazione politica

Questa proposta di legge ha un duplice obiettivo. Innanzitutto, quello di garantire e rinforzare l’applicazione dei principi di democrazia e trasparenza all’interno dei partiti politici, associazioni di rilievo costituzionale che concorrono all’articolazione e alla determinazione della politica su tutti i livelli territoriali: locale, regionale, nazionale ed europeo. Ciò perché i partiti, in quanto promotori della partecipazione politica dei cittadini e delle cittadine, non possono sottrarsi al principio democratico che informa la nostra stessa Repubblica e le istituzioni del Paese; inoltre, l’assenza di democraticità nei partiti influisce negativamente sulla loro capacità di rappresentare le istanze provenienti dalla società e sulla loro legittimazione che di conseguenza si riverbera sulla loro capacità di attrarre i cittadini. A tale criticità si lega, appunto, il secondo obiettivo, ovvero quello di garantire un maggior coinvolgimento e una maggior partecipazione politica, soprattutto per quanto riguarda i giovani tra i 16 e i 35 anni, che nelle recenti elezioni politiche hanno fatto registrare il più alto tasso di astensionismo.

PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE: Misure in materia di partecipazione, istituzione delle Assemblee partecipative e modifiche agli istituti partecipativi

La proposta di legge individua dei principi generali in materia di partecipazione e prevede l’istituzione di assemblee partecipative a livello nazionale, regionale o locale. L’intento principale è quello di ridare importanza e centralità nel processo decisionale democratico alle formazioni sociali e alla cittadinanza attiva, coinvolgendo cittadini e cittadine nell’articolazione di proposte e relazioni verso le quali i decisori pubblici a tutti i livelli siano tenuti a prendere posizione. In questo modo, la partecipazione dei cittadini, attraverso anche una fase formativa garantita dalle assemblee partecipative, viene estesa ben al di là del solo momento del voto e viene potenziata proprio grazie alla possibilità di ricevere una formazione dedicata e di effettuare una fase istruttoria sul tema che viene sottoposto al dibattito e al confronto. La proposta fa tesoro delle indicazioni fornite dalla Raccomandazione (UE) 2023/2836 della Commissione Europea del 12 dicembre 2023 “sulla promozione del coinvolgimento e della partecipazione effettiva dei cittadini e delle organizzazioni della società civile ai processi di elaborazione delle politiche pubbliche” e delle linee guida dell’OCSE sui processi partecipativi del 2022. Lo strumento delle assemblee partecipative può contare, inoltre, anche su alcuni precedenti in diversi Stati fuori dall’Unione Europea: tale forma partecipativa è stata utilizzata nella Columbia Britannica e in Ontario (Canada) nel 2004 e nel 2006 per coinvolgere i cittadini nell’adozione di un nuovo sistema elettorale provinciale; e in Islanda tra 2009 e 2010 per coinvolgere i cittadini nel percorso di riforma costituzionale.

Per maggiori informazioni https://www.acli.it/la-tua-politica/

 

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