La Federazione Anziani e Pensionati delle ACLI delle Marche ha celebrato il 30 giugno ad Ancona il secondo Congresso regionale dal titolo “Protagonisti nei territori per riformare dal basso il sistema di welfare I compiti del sindacato nuovo”, durante il quale i delegati provenienti da tutte e cinque le province delle Marche hanno eletto il loro nuovo segretario Romolo Uncini, della Provincia di Ancona. Nel comitato regionale sono stati eletti Zenobio Angelini, per la provincia di Ascoli Piceno, Gino Felicioni per la provincia di Fermo, Marco Moroni per la provincia di Macerata e Maurizio Tomassini, per la provincia di Pesaro Urbino.
“Al centro di questo congresso” ha affermato il neoeletto Segretario Regionale Uncini “c’è un progetto di rinnovamento della FAP ACLI delle Marche che punta ad essere un sindacato nuovo che ha a cuore la rappresentanza dei pensionati, con l’obiettivo di salvaguardare i loro diritti previdenziali e assistenziali e di rappresentarli nella programmazione dei servizi sociali a livello locale”.
In particolare i pensionati della FAP Marche vogliono essere protagonisti nel territorio regionale per riformare dal basso il sistema del Welfare e per offrire agli anziani nuove opportunità di impegno e nuove forme di partecipazione alla vita sociale.
Sono tre i principali obiettivi che la Fap delle Marche si pone per i prossimi quattro anni:

a) tutelare le pensioni e il lavoro    
I redditi da pensione negli ultimi sette anni hanno perso il 30 per cento del loro potere d’acquisto. Il processo di impoverimento non ha colpito soltanto i pensionati e coloro che hanno perso il posto di lavoro a causa della crisi, ma tutti i lavoratori. Questo processo di impoverimento, che ormai blocca la ripresa economica, può essere fermato, ma servono politiche di crescita improntate a maggiore equità sociale e basate su un nuovo modello di sviluppo, più equilibrato e più giusto.

b) diffondere un’alleanza inter-generazionale
Gli anziani sono una grande risorsa sociale. In una società come quella italiana che non lascia spazio ai giovani, gli anziani possono essere una risorsa fondamentale, ma devono riuscire a realizzare un dialogo con le nuove generazioni. Solo da una alleanza inter-generazionale, che riesca a valorizzare le capacità di giovani e anziani, si potranno ottenere le risorse necessarie per ricostruire il Paese.

c) promuovere l’invecchiamento attivo
L’allungamento della vita non è un peso per la società, ma un grande fattore di sviluppo, purché si realizzi un “invecchiamento attivo” che permetta agli anziani di essere partecipi di quella “cittadinanza attiva” teorizzata e voluta dalle Acli. Ed è proprio la realizzazione di un invecchiamento attivo il principale obiettivo della FAP delle Marche.