Presentati ad Ancona i risultati di “Welfare Cult: relazioni, cultura e benessere” il progetto finanziato dalla Regione Marche con le risorse del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali, con capofila le ACLI Marche che ha visto 12 partner e 22 associazioni impegnate in rete su tutto il territorio regionale. Molto partecipato l’evento. Presente anche il presidente della Regione Marche Acquaroli

Si è svolto il 15 febbraio al Ridotto delle Muse di Ancona l’evento conclusivo del Progetto “Welfare Cult relazioni cultura e benessere” con la presentazione dei risultati dell’attività stessa. Solo qualche numero per comprendere quanto il progetto sia stato partecipato dai cittadini marchigiani e dagli operatori: 34539 le persone raggiunte e partecipanti alle attività, 155 comuni coinvolti con 104 tipologie di attività realizzate dai 650 volontari che si sono spesi per il progetto che aveva lo scopo di facilitare l’accesso alla cultura per condividere ed includere; cultura come strumento di welfare generativo per le comunità di riferimento. Luigi Biagetti, presidente di Acli Marche associazione capofila del progetto stesso, non ha nascosto, nel suo intervento, la soddisfazione per il lavoro svolto, sottolineando la capacità dei 12 partner e 22 fornitori dei servizi di fare rete attivando una governance multilivello e la capacità delle associazioni di animare con le diverse attività anche territori svantaggiati. Dal teatro sociale, alle passeggiate naturalistiche nelle dimore storiche, alla promozione della cultura digitale negli anziani, all’educazione al consumo sostenibile. E ancora laboratori intergenerazionali, rassegne teatrali, cineforum, eventi musicali, presentazione di libri. I risultati presentati nel dettaglio da Giuseppina De Angelis, valutatrice del progetto con il commento di Stefania Battistoni responsabile dello stesso, hanno reso perfettamente l’dea di come sia stato raggiunto l’obiettivo di Welfare Cult: facilitare l’accesso stesso alla cultura, considerando tutti gli ostacoli di ordine sociale, economico, personale, comprese quelle dell’apprendimento. Soddisfazione è stata espressa anche dalla dirigente della regione Immacolata De Simone presente all’iniziativa. Ancora i numeri a testimoniare l’impegno profuso: 178 disabili, 22.798 anziani, 104 immigrati e nomadi, 232 persone partecipanti in situazione di povertà, disagio adulti e senza dimora, 4.277 giovani, adolescenti e studenti coinvolti nelle tante iniziative. Con questo progetto ha sottolineato l’assessore Chiara Biondi il mondo del sociale e della cultura hanno trovato un punto di incontro nel Welfare culturale, la cultura che “include” diventando strumento per promuovere il benessere e superare individualismo e precarizzazione. Anche il presidente della Regione ha voluto ringraziare e salutare i presenti sottolineando come le piccole e grandi le associazioni rappresentino un indispensabile patrimonio per tutta la comunità.