Cento giovani delle Acli hanno manifestato il 6 dicembre a Roma davanti alla sede centrale dell’Inps in via Ciro il Grande 21. Indossando provocatorie barbe finte e sbandierando un grande assegno da 300 euro, i rappresentanti dell’organizzazione giovanile delle Acli hanno risposto così alle proiezioni del Presidente dell’Inps Tito Boeri sulle prospettive di pensionamento della generazione ’80. «Il futuro è già qui – spiega Matteo Bracciali, coordinatore nazionale dei Giovani delle Acli – ed è necessario che si prenda carico da subito del sistema previdenziale delle nuove generazioni, prima che diventi ancora più ingiusto. E’ impensabile dare una prospettiva di vita serena ad un giovane che dovrà lavorare fino a 75 anni per prendere poi 300 euro di pensione». «Abbiamo – prosegue Bracciali – ricordato alle istituzioni il tema della previdenza e delle nuove generazioni. Lo abbiamo fatto con leggerezza perché domani basterà la vita reale a drammatizzare. Non si può più discutere di questo tema una volta ogni quattro anni, come le olimpiadi, per poi richiuderlo di nuovo in un cassetto. Il futuro è già qui perché se non mettiamo mano immediatamente alla sostenibilità sociale del sistema pensionistico vedremo scivolare gran parte della popolazione in una situazione di indigenza gravissima». I Giovani delle Acli hanno in programma altre iniziative per riproporre temi come la stabilizzazione del lavoro e l’estensione dei diritti.
Fonte: www.acli.it