Il 7 marzo 2015 alle ore 9.00 presso il Circolo ACLI San Giuseppe di Jesi si è tenuto l’incontro “Comunicare con i social media. Rischi e opportunità”, il primo dei cinque appuntamenti del LAPIS, il laboratorio per l’impegno politico e sociale delle ACLI Marche,  dedicato al tema “Giovani con stile”, per approfondire gli stili di vita urili per essere cittadini attivi capaci di tenere gli occhi aperti sul mondo, indignarsi e agire.

Sono interventi all’incontro Lanfranco Norcini Pala, Presidente Aesse Comunicazione e Simone Sereni, Ufficio comunicazione ACLI Nazionali che hanno descritto come la comunicazione sia cambiata nell’era dei social media e hanno dato ai partecipanti alcuni consigli per definire un buon piano di comunicazione.

In occasione di un evento curare la comunicazione è spesso considerato un passaggio da fare solo alla fine, se rimane tempo. In realtà la comunicazione va curata mentre si organizza l’iniziativa definendo una precisa strategia.

Sono tanti i mezzi con cui possiamo comunicare, ognuno con la sua particolarità, ognuno con la sua funzione ma ancor prima dello strumento è la persona che comunica e che riceve il messaggio che dobbiamo avere ben presenti.

Le opportunità offerte dai nuovi media  racchiudono anche alcuni rischi: la permanenza nel tempo senza la possibilità di cancellare profili e notizie, la veridicità delle fonti da cui attingiamo le informazioni per non dare seguito a bufale, il rispetto della privacy.

Le opportunità e i rischi, hanno ricordato i relatori, sono gli stessi sia se dobbiamo comunicare un’iniziativa sia se dobbiamo comunicare noi stessi: il nostro profilo, il contenuto delle informazioni che pubblichiamo on line lasciano un segno indelebile e pertanto meritano la nostra massima attenzione.

Il prossimo incontro del LAPIS si terrà a Macerata il 16 marzo presso il Circolo ACLI Santa Maria delle Vergini alle ore 21.00 e tratterà il tema “Giovani e virtualità. Nuovi modi di vivere e di relazionarsi” con l’intervento di Lorenzo Lattanzi, Presidente regionale dell’AIART.