«Non è accettabile l’idea di screditare la qualità del Made in Italy in virtù della tutela del principio di libera circolazione delle merci» è quanto dichiarato dal Presidente nazionale di Acli Terra, Michele Zannini, in merito alla decisione dell’Unione Europea di avviare una procedura di infrazione verso la legge Italiana che vieta ai caseifici l’utilizzo di latte in polvere per produrre formaggi e yogurt.
«Una priorità della nostra Associazione – continua Zannini – è proprio quella di proteggere la qualità e la tipicità di tutti i prodotti, in particolare quelli del comparto caseario, che rappresentano un’eccellenza nel Mondo.
Con la direzione che l’Unione Europea intende imporre al Paese, i produttori e gli allevatori, che già versano in condizioni di enormi difficoltà, verrebbero ulteriormente penalizzati a causa della concorrenza che deriverebbe dall’importazione di latte in polvere dalle produzioni estere.
Sarebbe una scelta in controtendenza con il bisogno urgente di migliorare sempre più la qualità dei prodotti agricoli, attraverso la sostenibilità delle produzioni e la salvaguardia dell’ecosistema. In questo senso, il marchio alimentare italiano è un punto di forza assoluto, da riproporre e da proteggere, adottando politiche adeguate che antepongano la tutela della qualità delle nostre produzioni e delle condizioni di vita dei lavoratori del comparto zootecnico.»