Si è tenuto nel circolo Acli di via Parini, l’incontro del progetto Lapis(laboratorio politico e sociale del lavoro) che le Acli fermane hanno fortemente voluto. Tema: la donna e il lavoro Ad introdurre l’argomento e la sua scelta, facendo gli onori di casa ai numerosi intervenuti, ci ha pensato Ermes Brandimarti, presidente delle Acli di Fermo, spiegando come oggi si è in una fase di grande evoluzione per quanto riguarda l’imprenditoria femminile e che quindi dare voce ad essa è fondamentale. I numeri dicono che nelle Marche e in particolare nella provincia di Fermo, ci siano stati negli ultimi anni grandi passi avanti da parte delle donne che si sono messe in proprio, o hanno aperto un’attività. Per questo l’associazione attenta ai bisogni dei cittadini sul territorio, ha voluto sperimentare una nuova forma di convegno, partecipata ed attiva. L’idea è stata quella di invitare cinque donne fermane a parlare della loro esperienza nei vari campi d’interesse. Si sono così susseguite raccontandosi: Elena Ciarrocchi ricamatrice di Porto San Giorgio, Carla Abbondi artista anch’essa sangiorgese, Franca Poli dirigente della Cooperativa “ritorno alla terra” e proveniente da Montegallo, Elena Mocchetti proprietaria della fattoria didattica Agripompei di Moresco e infine Marilena e Cristina di Arterestauro a Fermo. Un’occasione preziosa di arricchimento per gli intervenuti, uno scambio di idee, riflessioni, collaborazioni, che in un momento storico come questo, sono fondamentali. Andare oltre le difficoltà e reinventarsi magari seguendo ciò che si ama, investendo su se stessi. E’ rischioso probabilmente, ma loro lo hanno fatto e i risultati sono ottimi, giungendo poi alla conclusione univoca che: nessuna di loro tornerebbe indietro. Patrizia di Luigi coordinatrice delle Donne Acli Marche, ha infine tirato le somme dell’iniziativa, ribadendo come la società non può prescindere dall’intelligenza, dalla forza e dall’organizzazione della donna per poter migliorare e progredire. “Le Acli- ha continuato- hanno un ruolo importante in questo, perché come la serata ha dimostrato, creare uno spazio in cui condividere e scambiare diverse esperienze ma soprattutto vite, ha molto più valore di tante iniziative astratte. La donna è oggi più che mai un punto di riferimento forte. “ A fare da accompagnamento finale ci ha pensato Sonia Trocchianesi, poetessa fermana che ha deliziato i presenti con due poesie dai titoli: Fiori di Maggio e Strana creatura, entrambe ovviamente dedicate al genere femminile.