“Ridate il 5 per mille all’Italia del bene” è il titolo esplicito del Corriere della Sera di martedì 30 novembre. Un articolo in prima pagina a firma Gian Antonio Stella. “Aiuta l’Italia che aiuta. Era bellissimo lo slogan della campagna del governo per spingere tutti a dare una mano al volontariato. Così bello da rendere insopportabile che lo stesso governo rinneghi quel messaggio – scrive Stella – impossessandosi della cassa del 5 per mille”.

Per ricostruire quanto accaduto in questi mesi, vengono usate le parole del presidente delle Acli Andrea Olivero nel suo recente intervento su Famiglia Cristiana: “Il 1° aprile – con uno scherzo di cattivo gusto – sono state soppresse le agevolazioni per le spedizioni del terzo settore, a luglio si è compiuto un prelievo forzoso sui patronati, finanziati direttamente dai lavoratori, ed oggi con la Legge di stabilità si tolgono gran parte dei fondi per le politiche sociali e si riduce il 5 per mille a poco più di un quarto del suo peso”.

Stella conclude l’articolo ricordando testualmente le promesse del presidente del Consiglio. Era il 12 aprile 2008: «Rendere stabile e senza limiti il meccanismo fiscale del 5 per mille è un impegno per noi naturale». Sic.