Sabato 28 settembre si è svolto a Roma il primo congresso di Unasp Acli al quale hanno partecipato oltre ai delegati di tutta Italia, anche una serie di importanti ospiti che hanno dibattuto sul tema congressuale: Arte e Spettacolo: e se fosse un lavoro?
 
Il congresso ha approvato il nuovo statuto nazionale e il nuovo nome dell’associazione: Acli Arte e Spettacolo.
 
Dopo i saluti iniziali di Cecilia Cecconi (Acli Roma) e Umberto Soldatelli (Acli Lazio), ha aperto gli interventi Stefano Tassinari (vice presidente vicario delle Acli Nazionali) che ha sottolineato, tra l’altro, la necessità che l’associazione intraprenda una stretta collaborazione con le Acli per arrivare a formulare una proposta associativa di spessore. Michele Maisano (Consigliere sorveglianza Siae) ha sottolineato l’importanza di Acli Arte e Spettacolo per il mondo dell’arte e della cultura, mentre Roberto Conforti (Consulente Patronato Acli) ha posto l’accento sulla mancanza di rappresentanza dei lavoratori dello spettacolo augurandosi che l’associazione possa contribuire a colmare la lacuna. Luca Paladino (Fidef) ha relazionato sul Rapporto di Lavoro nei corsi di istruzione e formazione e Marinella De Maffutis (Anmil) ha evidenziato l’importanza di svolgere un lavoro comune per garantire la sicurezza sul lavoro a tutti i lavoratori dello spettacolo.
 
Ha concluso gli interventi degli ospiti David Zard, già produttore del musical Notre Dame de Paris e ora di Romeo e Giulietta, che ha sottolineato le difficoltà che ostacolano il lavoro di operatori e imprese dello spettacolo, ma, da una forte azione di sensibilizzazione culturale, può partire una azione di pressing sulla classe politica affinché capisca che il settore può dare un grosso contributo allo sviluppo culturale ed economico del paese.
 
Al termine delle votazioni, Emidio Cecchini, è risultato eletto all’unanimità presidente nazionale di Acli Arte e Spettacolo. Cecchini, attuale presidente provinciale delle Acli di Ascoli Piceno, avrà il compito di guidare l’associazione nei prossimi quattro anni.
 
La giornata di oggi –  dice Emidio Cecchini – rappresenta per l’associazione un punto di partenza per un lungo cammino che ha il compito di coagulare gli amanti dell’arte e della cultura e i lavoratori dello spettacolo, dilettanti o professionisti che siano, per dare voce e rappresentanza a un settore che nella nostra Italia è penalizzato da troppi anni. Grazie ai servizi delle Acli saremo in grado di dare consulenze qualificate a scuole di Musica, Teatro, Danza ecc. e risposte definitive a tanti lavoratori dello spettacolo per districarsi nel complicato cammino della loro professione, sia dal punto di vista previdenziale che da quello fiscale