Il 6 e il 13 ottobre a Loreto, presso il Centro Giovanni Paolo II di Montorso, ha avuto luogo il Corso di formazione organizzato dalle ACLI regionali per i Dirigenti regionali, i dirigenti provinciali e gli operatori di tutto il Sistema ACLI. Il tema al centro della riflessione nei due appuntamenti è stato”Costruire reti: il futuro parte dall’integrazione”. Il 6 ottobre alla presenza del Coordinatore dell’Ambito Territoriale sociale XIX di Fermo, Alessandro Ranieri, e della Responsabile per la formazione delle ACLI Nazionali, Erica Mastrociani, i Dirigenti e gli operatori dei Servizi ACLI hanno riflettuto sulle opportunità che derivano dall’integrazione tra servizi e realtà associativa. In modo particolare si è ragionato sulle modalità di promuovere il lavoro in sinergia tra i vari soggetti del Sistema ACLI, a partire da servizi concreti per i cittadini, quali ad esempio il progetto delle ACLI regionali di costituire uno sportello dedicato all’anziano e alla famiglia che sappia dare risposte a 360° alle varie esigenze. Alessandro Ranieri ha concentrato il suo intervento in particolare su quella che è l’attuale vera emergenza sociale: gli anziani non autosufficienti e il difficile ruolo della famiglia chiamata ad occuparsi di loro. Ranieri ha sottolineato che ci sono tre dimensioni da analizzare quando si affronta il problema degli anziani non autosufficienti: una dimensione del governo della domanda con particolare attenzione alla domiciliarità per cui si richiede una attenta lettura delle esigenze del territorio e la messa in campo di una rete di cura adeguata, una dimensione socio-sanitaria, legata all’attivazione dei servizi presenti sul territorio (servizi ospedalieri, sanitari territoriali, ecc) e una dimensione sociale. “Il ruolo del sociale”- ha affermato Ranieri – “è fondamentale. Non è possibile pensare ad un intervento fatto solo da professionisti”. L’associazionismo si deve occupare delle funzioni di accompagnamento, della presa in carico dei nuclei familiari visto che le istituzioni riescono a raggiungere solo i singoli. L’associazionismo è chiamato ad offrire poi dei servizi di prossimità e deve essere coinvolto dalle istituzioni per progettare insieme interventi capaci di dare risposte concrete. Erica Mastrociani invece, partendo dalla metafora della tessitura, ha sottolineato come nelle nostre comunità e quindi anche all’interno della nostra associazione, i legami sono sempre più sfilacciati. “Dentro ogni servizio”- ha sottolineato Erica Mastrociani – “si delineano prima di tutto delle relazioni e dei legami con le persone e così facendo si costruisce il bene comune. Il nuovo servizio a favore degli anziani può essere un punto di partenza in cui mettendo in gioco le varie competenze, i vari fili, è possibile costruire un nuovo tessuto” Il 13 ottobre il corso è stato destinato ai Dirigenti provinciali e regionali, ai Presidenti delle strutture di base, ai Dirigenti dei Servizi, delle Associazioni specifiche e dei Movimenti ACLI delle Marche. Durante l’incontro è intervenuto Don Piergiorgio Sanchioni sul tema “Cristiani chiesa e politica” e a seguire l’Arcivescovo di Loreto Mons. Fabio Dal Cin che ci ha ricordato il significato di essere una “Chiesa in uscita”, una comunità di laici che esce dalle sagrestie per impegnarsi a compiere il proprio lavoro sul territorio contribuendo a far sì che la comunità torni a rimettere al centro il messaggio cristiano. L’Arcivescovo ha invitato a costituire nei circoli ACLI tanti centri di lettura comunitaria della Laudato Sii. A seguire Stefano Tassinari ha ribadito quali sono le novità della Riforma del Terzo settore e forte è stato il richiamo alle sedi provinciali ed ai circoli ad una attenta lettura dei bisogni dei territori e delle comunità, per andare a definire, tra le 25 attività che il Codice del Terzo settore permette alle associazioni di svolgere, quali saranno le attività generali che i circoli ACLI dovranno andare a mettere in campo nella loro attività sociale. Lanfranco Norcini Pala infine ha ricordato l’importanza di un efficiente utilizzo della comunicazione per la promozione associativa e ha invitato le ACLI ad attivare dei laboratori formativi per incaricati alla comunicazione.