Sabato 13 aprile si è svolto presso l’oratorio di Cuccurano un incontro sul tema del lavoro organizzato in collaborazione con il Circolo ACLI di Cuccurano,
Il lavoro che c’era e ce n’era tanto nel nostro territorio fino a qualche anno fa che ha prodotto l’arrivo di immigrati provenienti da paesi extra ue, ma tanti anche dal sud che con le loro famiglie hanno preso casa e si sono insediati nelle immediate periferie della nostra città e il lavoro che oggi non c’è più.
Una riflessione fatta con due amici delle Acli il segretario Provinciale della Cisl Sauro Rossi e Gabriele Darpetti di confcooperative Marche.
Sauro Rossi ha delineato la situzione di criticità in cui si triovano ormai tutti i settori economici della provincia, se nel passato eravamo stati abituati ad affrontare crisi di settore e quindi poi a superarle in questo contesto siamo in una situazione del tutto nuova, diventa difficile districarsi nell’emergenza quotidiana delle fabbriche che chiudono ma occorre guardare oltre e capire come uscirne almeno riducendo al minimo i danni.
Il tema che rimane al centro di ogni politica seria di sviluppo riguarda la revisione dei modelli fin ora attuati e al contempo la riduzione del costo del lavoro assieme all’allegerimento della pressione fiscale sull’imprese.
E’ certo che il manufatturiero non avrà più i numeri di occupati pre crisi, quindi occorre pensare a nuovi settori aganciati alla valorizzazione di altri comparti economici specie quelli dei servizi, servizi per il turismo e cultura, dei servizi alla cura, delle nuove tecnologie telematiche quindi innovazione.
Le comunità stanno soffrendo e il rischio è la chiusura con la consegunete perdita della coesione sociale valore sui cui abbiamo costruito il nostro benessere dal dopoguerra ad oggi.
Gabriele Darpetti ha proposto una lettura partendo dal mondo della cooperazione marchigiana, diffusa sul territorio. Il lavoro è nelle cooperative al centro della mission, delle sue specificità valoriali.
Il mondo della cooperazione è in sofferenza, i soci delle cooperative pur di continuare a lavorare si sono autoridotti i salari, nella cooperazione i contratti di solidarietà diventano sempre più richiesti.
Darpetti ha portato esempi di cooperative che stanno innovando nonostante la crisi.
Nei settori dell’agricoltura biologica, nelle filiere della rete dell’economia etica e solidale, nei settori dei servizi alla persona.
Citando poi le encicliche della chiesa ha sottolineato che il grande tema rimane quello d’etica della finanza, la finanza al servizio del lavoro, sarebbe stato molto semplice ridurre i guasti della crisi se la finanza fosse stata governata.
Il dibattito che è seguito tra i partecipanti ha posto in evidenza la grande preoccupazione insita nelle famiglie della perdita del lavoro ma anche di rispondere alla crisi ripartendo dalle famiglie come capacità di mettere in campo anticorpi positivi a cominciare dai nuovi stili di vita.