Contrastiamo la politica di trump: facciamo sentire la nostra voce.
I primi decreti approvati dal presidente americano Donald Trump sono gravissimi e inaccettabili: è inaccettabile l’innalzamento del muro ai confini con il Messico, ma altrettanto inaccettabile è il blocco dell’ingresso agli stranieri provenienti da sette Paesi a maggioranza islamica, fra cui un Paese in guerra come la Siria. La scelta di accettare i cristiani e di bloccare i musulmani e tutti i bandi etnico-religiosi ricordano troppo da vicino le discriminazioni del secoloscorso, a partire da quelle contro gli ebrei. E’ gravissimo che anche in Italia molti gruppi e forze politiche inneggino ai provvedimenti di Trump e alla sua politica di discriminazione etnico-religiosa.Ed è drammatico constatare che gran parte della gente comune condivide questo astio contro persone che fuggono dalla guerra, da regimi totalitari, dalla povertà e da disastri ambientali.Dobbiamo comprendere che le discriminazioni introdotte da Trump e l’uso strumentale che Trump fa del Cristianesimo favoriscono il terrorismo islamico e lo rafforzano; indeboliscono, invece, e mettono a rischio le minoranze cristiane presenti nei Paesi islamici, che hanno già pagato drammaticamente le guerre volute dal Pentagono negli ultimi decenni. Dobbiamo ricordare che l’odio razziale è sempre cominciato così: con leggi contro le minoranze e contro i diversi; con pregiudizi nati dalla non conoscenza dei problemi dell’altro; con luoghi comuni, spesso senza fondamento, che hanno origine dalla paura, alimentata ad arte da campagne mediatiche; con la “de-umanizzazione” di quelli che si vogliono escludere , che vengono descritti come violenti e pericolosi, portatori di malattie, di disoccupazione e di altri problemi. Non dobbiamo farci prendere dalla paura: estendere i diritti agli altri non significa diminuire i nostri diritti. Dobbiamo far sentire la nostra voce e impegnarci non solo contro i muri visibili, ma anche contro muri invisibili.Sono le barriere che nascono dalla disinformazione, dalla mancanza di conoscenza e di razionalità, ma anche dall’egoismo individuale e nazionale, dall’affievolirsi della sensibilità e di sentimenti come la solidarietà umana. E’ drammatico vedere che anche gli esclusi della nostra società, ingannati da campagne mediatiche, si schierano contro gli esclusi. Se non vogliamo andare incontro a una società violenta, non c’è che una strada:governare con intelligenza e lungimiranza i processi migratori, realizzando per i migranti una accoglienza dignitosa e una integrazione vera e rispettosa. L’inaccettabile politica di Trump, paradossalmente, può diventare un’opportunità per l’Europa e per i cristiani. Per l’Europa, attaccata da Trump, può divenire un’occasione di rilancio, se saprà rispondere ribadendo i principi e i valori di libertà, di democrazia e di solidarietà che sono alla base della propria storia.Per i cristiani, sarà un’opportunità se i credenti, partendo dal Vangelo,alzeranno la loro voce e si metteranno dalla parte di chi viene discriminato: ancora una volta si tratta di stare dalla parte dei più poveri e dei più deboli,proprio come dice il Vangelo.
In allegato troverete il comunicato stampa.