“Crediamo che allargare il perimetro della cittadinanza a chi nasce in Italia
o contribuisce a rendere migliore questo Paese attraverso il lavoro, è un fatto prima di tutto di civiltà e poi di diritto”. Lo ha affermato Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli questa mattina, nell’incontro con il presidente della Camera Laura Boldrini con i rappresentanti della campagna L’Italia sono anch’io”.
“Inoltre – prosegue Bottalico – troviamo nelle scelte fatte dal parlamento nell’assetto istituzionale e dal Presidente del Consiglio Enrico Letta nel programma e nella formazione del nuovo governo, sensibilità, storie e competenze che descrivono un percorso che noi stessi avevamo auspicato sull’integrazione degli immigrati”.
“L’incontro di oggi con la Presidente della Camera Laura Boldrini”, dichiara Antonio Russo, responsabile nazionale dell’Area Immigrazione delle Acli, “rafforza il percorso avviato dai promotori della campagna “L’Italia sono anch’io” verso una riforma della legge sulla cittadinanza ai bambini nati da genitori stranieri in Italia.
Oltre 200.000 firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare e un nuovo quadro di disponibilità istituzionale e di governo dicono che i tempi per una riforma di civiltà prima che di diritto sono maturi”.