“Giovani e virtualità. Nuovi modi di vivere e relazionarsi” è stato questo il tema al centro del secondo appuntamento del LAPIS, il Laboratorio per l’Impegno Politico e Sociale delle ACLI Marche, che si è tenuto nella serata di ieri 16 marzo presso il Circolo ACLI Santa Maria delle Vergini di Macerata.

E’ intervenuto all’incontro Lorenzo Lattanzi, Presidente regionale dell’AIART che ha ricordato come molto spesso nei fatti di cronaca che quotidianamente accadono, specie se sono i giovani ad essere coinvolti, ci si limita a dare la colpa agli strumenti, a internet, ai telefonini. Gli strumenti diventano così quasi dei capri espiatori utili a mascherare una realtà con cui gli adulti spesso preferiscono non fare i conti: la triste consapevolezza di non essere riusciti ad offrire alle giovani generazioni una educazione efficace.

“Accanto all’attenzione alla bontà di ciò che mangiamo o dell’aria che respiriamo dobbiamo preoccuparci oggi” – ha ricordato Lattanzi – “anche della qualità delle cose che bombardano la nostra mente attraverso i mezzi di comunicazione”.

Diventa sempre più urgente quindi un’educazione ai media per conoscerli, un’educazione attraverso i media come strumenti da usare nei processi formativi, un’educazione nonostante i media e i messaggi spesso contradditori da loro lanciati, un’educazione grazie ai media che ci permettono di percepire la pochezza educativa che contraddistingue il nostro tempo e che ci rende tutti degli “italiani medi” prendendo spunto dal titolo del film di Maccio Capatonda ripreso da Lattanzi durante la riflessione.

L’incontro si è concluso con la frase di Martin Luther King “Prima o poi arriva l’ora in cui bisogna prendere una posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare; ma bisogna prenderla, perché è giusta”, è sempre più necessaria una formazione mediale che ci insegni a non  cedere alla spirale del silenzio presente nei media che ci porta a tacere se siamo una minoranza, che ci faccia comprendere che non basta andare verso cose che tutti giudicano interessanti ma occorre interessarsi, che faccia accrescere la consapevolezza che oggi non conta appartenere alla cosiddetta categoria dei “smanettoni” ma conta avere la capacità di sentire il telefono che suona o  la notifica di un messaggio e di non assecondare la tentazione di prendere in mano il telefono per vedere di chi si tratta se si ha di fronte qualcuno cui cui sta parlando.

I prossimi appuntamenti del Lapis saranno il 29 marzo a Montegranaro (FM) , il 15 aprile a Ascoli Piceno e il 20 aprile a Candelara. In allegato i volantino con i dettagli sulle iniziative.