E’ stata un successo la giornata che le Acli provinciali di Ascoli hanno organizzato domenica scorsa a Castel Trosino sul tema della lotta alla povertà ed alle disuguaglianze. L’evento, costruito attorno al tema “Nessuno escluso”, ha raccolto presso l’Aula Verde centinaia di persone in una intera giornata di eventi sportivi, artistici, ricreativi ma soprattutto di riflessione.
Momento centrale dell’evento è stato l’incontro, introdotto dal presidente provinciale delle Acli Claudio Bachetti, con il Vescovo di Ascoli Piceno monsignor Giovanni D’Ercole, il missionario di Roccafluvione padre Mario Bartolini e Giancarlo Ciabattoni dell’Emporio della Carità di Ascoli Piceno.
Il fenomeno dell’impoverimento è ormai dilagante anche ad Ascoli Piceno. I dati dell’Emporio della Carità, l’iniziativa della Caritas che permette ai più bisognosi un aiuto per la spesa, parlano chiaro: “Dall’ottobre 2011 – ha spiegato Ciabattoni – abbiamo assistito circa 1000 famiglie per un totale di 3000 persone. Abbiamo erogato 26.000 spese e distribuita merce per 700.000 euro. Oggi sono attive ben 320 tessere familiari con circa 1.000 persone interessate”. L’iniziativa impegna circa 20.000 euro al mese e per metà è sostenuta dai fondi dell’8×1000 alla Chiesa cattolica. Purtroppo solo due supermercati locali utilizzano la legge 155/2003, detta “del buon samaritano”, che permette la donazione di derrate alimentari.
Come ha ricordato il presidente delle Acli Bachetti, però, “disuguaglianze e povertà vanno inquadrate in un’ottica globale: lo 0,7% della popolazione mondiale possiede il 41% della ricchezza globale”. Da qui l’appassionato intervento di padre Mario Bartolini, da 47 anni missionario nelle zone più povere del mondo e testimone diretto di una disuguaglianza creata dalla globalizzazione dello sfruttamento. “Tutti parlano male di questo sistema economico – ha detto il missionario di Roccafluvione – alcuni ne combattono gli effetti ma nessuno fa niente per eliminare le cause. Come dice papa Francesco è tempo di globalizzare la solidarietà, l’umanità, il rispetto”.
“Combattere la povertà e rimuoverne le cause sono due azioni che devono camminare di pari passo – ha detto monsignor Giovanni D’Ercole – e lo vediamo anche nel nostro territorio: la chiusura di aziende giorno dopo giorno chiede un impegno immediato a sostegno dei lavoratori e delle loro famiglie ma interroga anche sulle scelte economiche che hanno portato a queste conseguenze”.
“Accanto alla povertà materiale – ha concluso il vescovo di Ascoli Piceno – pesa molto la povertà umana, di relazione, di comunione, di solidarietà. Prima di essere economico, quello delle disuguaglianze è dunque un problema morale e culturale. Se iniziamo a vivere responsabilmente avviamo un cambiamento che riguardi tutti”.
La giornata delle Acli ha permesso di raccogliere materiale scolastico per le famiglie che frequentano l’Emporio della Carità ed una offerta per la missione di Barranquita in Perù, dove padre Bartolini farà ritorno il prossimo 1 maggio.