Ascoli Piceno, 10 ottobre 2009 – 500 firme raccolte e un importante confronto sul tema del lavoro con Marco Calvetto della sede nazionale e Ugo Ascoli, assessore regionale al lavoro
Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani hanno fatto propria la proposta che fu di Marco Biagi e hanno lanciato una petizione popolare con l’obiettivo di raccogliere centomila firme intorno ad un nucleo articolato di proposte di riforma del mercato del lavoro e delle politiche connesse di welfare, da presentare a Governo e Parlamento. Le Acli vogliono oggi rappresentare quei lavoratori che sono meno tutelati e che hanno una forte incertezza su proprio futuro. Sono prevalentemente giovani, donne, immigrati regolari, che ancor prima di essere difesi chiedono di poter contare. Le proposte delle Acli mirano a garantire a tutti i lavoratori alcuni diritti fondamentali – il diritto alla sicurezza e alla salute, a una remunerazione adeguata, alla formazione permanente – attraverso tutele ritenute sempre più essenziali, come una progressiva stabilità lavorativa, un’indennità generalizzata in caso di licenziamento, una pensione dignitosa, la possibilità di conciliare e i tempi di vita e di lavoro. Sui temi della petizione si sono confrontati rappresentanti istituzionali e sindacali. Al dibattito nella sala Tornasacco hanno portato il proprio contributo il presidente della Provincia Piero Celani, il sindaco Guido Castelli, i consiglieri regionali Antonio D’Isidoro e Giulio Natali, l’assessore comunale Donatella Ferretti e Barbara Nicolai della Cgil. “In un momento di crisi del lavoro come quello che stiamo vivendo nella nostra provincia – ha commentato il presidente provinciale delle Acli Emidio Cecchini – è necessario che tutte le forze in campo si raccolgano puntando ad un unico obiettivo condiviso. E non possono che essere i lavoratori al primo posto nelle attenzioni delle forze politiche, istituzionali, sindacali e sociali. Come Acli faremo la nostra parte, anche intervenendo con servizi concreti: il “Punto famiglia” che abbiamo aperto presso la nostra sede è già una prima risposta”